A differenza di dieci anni fa, dove in Italia si conosceva esclusivamente la Microsoft in fatto di computer ed informatica, oggi vediamo come la nostra nazione e l’intera Europa siano state completamente colonizzate dalla Apple, società di spicco statunitense, soprattutto grazie all’uscita di smartphone e tablet.
Sebbene i prezzi dei prodotti Apple siano quasi sempre molto alti e poco abbordabili per le tasche degli italiani, in particolare in una situazione di piena crisi economica, la qualità degli stessi è decisamente il principale motivo di acquisto e del sacrificio finanziario da parte dell’utenza. Bisogna però sottolineare un piccolo problema: sebbene gli iPhone e gli iPad siano molto ricchi di applicazioni, i loro progettisti hanno pensato di bloccare la possibilità di installarne altre considerate, come dire, “straniere”, cioè non targate Apple.
Ma cos’è il jailbreak? Detto ciò, bisogna sempre sottolineare che per ogni progettista informatico, esiste sempre un Hacker o, meglio, un Team di Hacker (in questo caso DevTeam) sempre preparato a bypassare le varie restrizioni di sistema. L’invenzione del momento da parte di questi pirati maghi dell’informatica si chiama Jailbreak, grazie al quale gli utenti possono inserire tutto ciò che vogliono di terza progettazione, arricchendo così il proprio Mac (anche Pc), il proprio iPhone ed iPad.
Di Jailbreak ne esistono di tutti tipi, in grado di sbloccare tutti gli iPhone dalla serie 3 in poi, mentre per quanto riguarda la serie 2, purtroppo, non esiste ancora un sistema simile.
Grazie al Jailbreak, per quanto riguarda sempre gli smartphone, ad oggi migliaia, forse milioni, di utenti hanno potuto scaricare ed installare programmi come Cydia ed Installer, i quali permettono di trovare migliaia di applicazioni e giochi totalmente gratuiti.
Tale invenzione permette poi, non solo di installare applicazioni esterne, ma anche invenzioni della stessa Apple che, però, senza il Jailbreak trovereste esclusivamente a pagamento, mentre così le potete installate in maniera totalmente gratuita.
È chiaro, si parla sempre di pirateria e su tali discorsi bisogna camminarci in punta di piedi. Infatti, molti vedono nella cosa un’altra piaga per il mercato già in crisi mentre, per quanto riguarda la stragrande maggioranza (chissà perché), ci leggono esclusivamente una nuova libertà informatica.
Noi non siamo qua per giudicare, in quanto tutti hanno degli interessi che vorrebbero proteggere, chi di natura economica, chi di natura “etica”. Certo è però che parlarne non è sbagliato e l’ignoranza è un male che questo sito vorrebbe eliminare il più possibile.